Il mistero della luna d’ambra

A Cotswolds, un piccolo paese avvolto dalla nebbia delle campagne inglesi, si narrava la leggenda di una luna d’ambra che appariva una volta ogni cent’anni. Si diceva che sotto la sua luce, la realtà si piegasse e desideri nascosti potessero avverarsi.

Elara, una giovane bibliotecaria appassionata di astrologia e leggende antiche, aveva sempre sognato di assistere al fenomeno della luna d’ambra. Quella notte, dopo un secolo, il cielo si tingeva nuovamente di quel colore caldo e rilassante.

Seguendo un sentiero che la portò in una radura segreta, Elara vide un cerchio di pietre antiche e, al centro, un altare con un libro antico. Leggendo ad alta voce le parole scritte, il mondo intorno a lei iniziò a cambiare.

La radura si trasformò in un giardino incantato, popolato da creature fatate e spiriti della natura. Un uomo apparve, e le rivelò che la luna d’ambra era un portale tra i mondi, un ponte tra il reale e l’immaginario.

Mentre Elara si lasciava avvolgere dalla magia del giardino incantato, una sensazione di déjà vu la pervase. Le creature fatate, gli spiriti della natura, l’uomo stesso, tutto le sembrava stranamente familiare.

La luna d’ambra iniziò a pulsare con una luce più intensa, e l’uomo si avvicinò a Elara, sussurrandole: “Ricordi chi sei veramente?”

In quel momento, Elara si rese conto che non era mai stata una semplice bibliotecaria. Era lei il guardiano del giardino incantato, intrappolata in un ciclo temporale creato dalla luna d’ambra per proteggere il mondo dalla distruzione.

Ogni cent’anni, Elara si reincarnava in una forma umana, dimenticando la sua vera identità fino al sorgere della luna d’ambra. Il libro nella radura non era un semplice artefatto, ma il cuore stesso del giardino, il legame che univa Elara al suo destino.

Con la rivelazione della sua identità, il giardino incantato iniziò a svanire, e Elara fu avvolta da una luce calda. Quando riaprì gli occhi, si trovava nella biblioteca del paese, con il libro antico tra le mani.

La luna d’ambra era scomparsa dal cielo, e il suo potere era dentro di lei. Elara, però, non poteva saperlo, perché il ciclo era ricominciato.

Prese il libro, lo spolverò, e lo ripose nello scaffale. “Chissà se ci sarà la luna piena, stasera”, si chiese mentre girava il cartello del negozio su “open”.

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